Dopo le difficoltà iniziali, dove ho imparato: a relazionarmi con il pubblico, a gestire gli acquisti e il magazzino, rendermi conto che anche un negozio artigiano va gestito come un’azienda,  armonizzando gli orari di lavoro con la vita famigliare di moglie e madre, cambiando totalmente i ritmi di vita, mi sono sempre più appassionata al lavoro ed ho cominciato a sentirlo  più mio, a viverlo, ho iniziato a capire  che stava diventando di più di un semplice lavoro, ho realizzato che avevo nelle mani la cosa più preziose che una persona ha: la sua vista, la sua immagine, il suo modo di essere la sua personalità, la sua indipendenza, le persone si affidano a me e io non posso mancare alle loro aspettative e per fare questo, si deve costantemente studiare e tenersi aggiornati sull’evoluzione dei prodotti per aumentare la propria competenza e professionalità.

Questa consapevolezza mi ha fatto prendere delle decisioni in contro tendenza, “NO FIRME” nel mio negozio! perché un occhiale da vista è un mezzo correttivo; la sua funzione è quella di  correggere un difetto visivo, non è un accessorio di abbigliamento che si può acquistare in qualsiasi grande magazzino.
la grande decisione di diversificare, trattando occhiali che non fossero banali,  meglio se pensati e prodotti in Italia da ditte che garantiscano i pezzi di ricambio e in qualche occasione anche il fuori misura, per poter offrire il meglio al cliente.

E’ iniziata una ricerca di ditte  che producessero occhiali diversi nelle linee, ma soprattutto per qualità  preferendo  materiali naturali, come l’acetato di cellulosa che è un derivato del cotone; il corno, o il legno e con i requisiti necessari per fare di un bell’ occhiale un “signor occhiale” comodo da indossare e ben centrato.
E’ piacevole quando si prendono in mano e senti la consistenza, del frontale la morbidezza delle cerniere, e sapere che la calzata sarà perfetta, e quando avrai montato le lenti correttive,  il piacere di avere fra le mani qualcosa di particolare, di unico!
Materiali antiallergici,  leggeri come l’acciaio e il titanio, di tanti i colori,  aste con lavorazioni particolari, smaltate con lacche come quelle usate dagli egiziani e dipinti a mano.

 Dei pezzi unici, come sono uniche le persone che li indossano.

Pochi pensano che l’attività di ottico sia un lavoro artigianale, ma è così! “siamo i discendenti degli arrotini”, le lenti le tagliamo e le assembliamo sulle montature, e questo fa di noi degli artigiani!

Le lenti, la parte più importante di un occhiale, sono loro che ci permettono di vedere! ce ne sono di tanti tipi, a ogni materiale corrisponde un indice di refrazione che ne determina lo spessore e la resistenza, si possono colorare con varie  intensità per ogni tipo di luce,  con protezione  agli UV,  quindi lenti indicate per poter avere la migliore  prestazione visiva in ogni situazione.

Lenti  per defaticare gli occhi dei miopi che sono sempre sui libri, da ufficio per i primi presbiti, lenti progressive per chi necessita di vedere bene da lontano e da vicino,  con diverse geometrie per poter soddisfare  l’autista che necessita di una buona visione da lontano, e l’impiegato che ha bisogno di una visione confortevole  per vicino.
Il veder bene è una delle doti necessarie per vivere quotidianamente la propria vita senza bisogno di aiuti, la visione è un insieme di abilità, un occhiale, una lente sbagliata o montata male, senza rispettare i centri ottici, possono danneggiare questo equilibrio.

Per meglio servire i nostri clienti ci  siamo muniti di apparecchiature che ci permettono di progettare e personalizzare le lenti per  soddisfare al massimo le   loro necessità.



Diversificarsi:
è  dare dei servizi alternativi come la Rieducazione Visiva, un modo naturale per prevenire o correggere alcuni difetti visivi.
È fare prevenzione nel seguire i bambini insegnando come stare seduti sui banchi di scuola, come impugnare la penna, come usare gli occhi.
È ascoltare le esigenze del cliente e trovare la soluzione utile per lui.
Tutto questo è possibile solo amando il proprio lavoro


Grazie per l’attenzione

Paola Martini